MONTAGGIO DI UNA GRU A TORRE NEL CANAL GRANDE A VENEZIA

bel lavoro con notevoli difficoltà date dal particolare ambiente di lavoro urbanizzato e con edifici storici, la base di appoggio del carro gru su pontone e il notevole sbraccio che rendeva il punto di scarico completamente “ceco” per l’operatore. Senz’altro meritato il premio per la grande coordinazione e perizia nell’esecuzione del lavoro (anche in notturna).

MESSA IN OPERA DI IMPALCATI DI PONTE FERROVIARI E STRADALI
Poichè le due imprese qui premiate con un Ex Aequo hanno completato due progetti molto simili per tipologia di lavoro e difficoltà registrate, si è ritenuto opportuno riconoscere in entrambi i casi l’impegno tecnico nell’utilizzare una macchina ad alte prestazioni, portandola vicino ai suoi limiti di carico, operando al contempo in sicurezza e nel rispetto dei tempi.

TRASPORTI ECCEZIONALI PER 12 AEROGENERATORI A CAMPOREALE (PA)

Al numero dei carichi coinvolti e alle dimensioni eccezionali dei pezzi trasportati si aggiungono le difficoltà legate alla complessa viabilità locale, le onerose ottemperanze burocratiche richieste e il dover condurre parte dei trasporti sui rilievi dell’alto Belice, un ambiente tipico per queste operazioni dove le imprese italiane sanno fare la differenza.

Ogni lavoro presentato a questo concorso è un’opera d’arte unica che una volta conclusa diventa unica e irripetibile, intesa come sforzo di perizia tecnica, duro lavoro e creatività. Ecco perché abbiamo ritenuto doveroso – in via eccezionale – premiare questi tre progetti con un Ex Aequo, simbolo di un’eccellenza italiana in questo comparto.

TRASPORTO DI 36 MODULI INDUSTRIALI DI LIQUEFAZIONE A MARINA DI CARRARA – Lavoro impressionante per il numero dei carichi coinvolti, il tempo di svolgimento, i pesi e le dimensioni dei carichi e il numero di linee d’assi impiegate. In questo caso, a fare la differenza è l’economia di scala apportata e le capacità logistiche non comuni di Mammoet.

Ogni lavoro presentato a questo concorso è un’opera d’arte unica che una volta conclusa diventa unica e irripetibile, intesa come sforzo di perizia tecnica, duro lavoro e creatività. Ecco perché abbiamo ritenuto doveroso – in via eccezionale – premiare questi tre progetti con un Ex Aequo, simbolo di un’eccellenza italiana in questo comparto.

MOVIMENTAZIONE, TRASPORTO, IMBARCO E ASSEMBLAGGIO MODULI PETROLCHIMICI – spettacolare operazione di trasporto e movimentazione di moduli petrolchimici di frazionamento di dimensioni e pesi eccezionali condotta a termine con grande perizia tecnica e capacità operativa dall’impresa abruzzese.

DECOMMISSIONING DI GRU A CAVALLETTO A MARINA DI CARRARA

Anche in questo caso il premio Ex Aequo era pienamente dovuto per questi due spettacolari progetti, molto simili, che hanno visto l’impiego massiccio di macchine e mezzi ad altissime prestazioni con carichi e ingombri eccezionali, ma soprattutto di maestranze tecniche e professionali che rappresentano il vero “tesoro” dei contractor italiani.

ACCOMPAGNAMENTO IN SECCA DELLA NAVE SAIPEM FDS 2 A GENOVA
Lavoro specialistico in condizioni subacquee con molteplici aspetti di rischio e difficoltà operative e tecniche, portato a termine grazie alle capacità e alla grande esperienza dell’impresa genovese.

SISTEMA TILTING

Innovativo sistema di inclinazione (fino a 12°) della postazione di guida per macchine a braccio telescopico che permette vantaggi operativi superiori e il fondamentale comfort dell’operatore, mantenendo tutti gli standard ISO richiesti.

Dare il primo dei premi Green Award ad una acciaieria non era forse la scelta più immediata ma, considerato che l’acciaio è alla base delle macchine e attrezzature che ogni giorno le nostre imprese utilizzano e, letteralmente, la vita degli operatori dipende da questo materiale, è stato naturale assegnare un riconoscimento ad ACCIAI DI QUALITA’, tra le prime aziende siderurgiche ad aver redatto un “bilancio di sostenibilità” e le cui politiche aziendali hanno prodotto grandi risultati nella riduzione dell’impatto ambientale, del consumo energetico e di acqua e nel riciclo dei materiali.

MARCO GHISLENI 

Nato il 6 Ottobre 1958, Ghisleni fa parte di quel genere di persone che rischia sempre in prima persona, al mattino arriva in azienda, affila le idee si confronta, inventa cose nuove. “Mola Mia” è lo slogan che meglio lo rappresenta.
La lunga strada che lo ha portato sino ad oggi, inizia dopo gli studi come Perito Industriale e trova lavoro come agente di commercio, un’arte in cui le sua abilità vennero a galla ben presto. Ma ben presto capisce che “stare sotto gli altri” (come si usa dire nel bergamasco) non era di certo il suo progetto di vita. Prese quindi la decisione di “mettersi in proprio.
Nel 2013 nasce Tecnomovint Group, rete di impresa con 4 realtà operanti nel settore, offrire al cliente un pacchetto di servizi a 360 gradi, Tecnomovint è tra le più importanti imprese per il sollevamento nella provincia Bergamasca e in tutto il territorio nazionale. L’azienda cresce e subito investe in fiere, in comunicazione, assume personale specializzato, registra il marchio.
Marco Ghisleni, sin da subito, aveva capito che creare, progettare, costruire su misura era la via giusta, ma con un’unica condizione: lavorare in sicurezza. L’obbligo della marcatura CE gli offre lo spunto di fare il balzo di qualità prima di altri divenne costruttore e certificatore dei suoi prodotti, progettati e realizzati su misura.
Nel corso di 34 anni di carriera, Ghisleni si trova a dover superare ostacoli, professionali ma soprattutto personali dovuti alla salute, che la sua indole profondamente “bergamasca” gli permette di affrontare di petto e superare. Certo le sue prospettive cambiano, ma non la sua filosofia di vita che lo vede sempre saldamente al suo posto di lavoro, ancora alla ricerca di “qualcosa che ancora può fare”.

MASSIMO MARCHETTI 

Una carriera, quella di Massimo Marchetti, molto lineare e semplice ma che ha sicuramente lasciato un segno nella nostra industria.
Entrato in azienda a metà anni ’70 (nel 1977) appena diplomato, affianca subito lo zio, Cavalier Luigi Marchetti, fondatore dell’omonima azienda Piacentina.
Dopo molti anni di gavetta come forza vendita per il mercato nazionale, a fine anni ‘90 assume l’incarico di Direttore commerciale. Ancora oggi, sebbene con ruoli diversi, è la figura di riferimento della MARCHETTI AUTOGRU per il mercato Italiano.
Con quasi 50 anni di carriera, Massimo Marchetti è certamente un’istituzione nel mondo dell’autogrù.

GUGLIELMO GHIDINI 

Nasce il 6 ottobre 1943 a Lumezzane (BS) in piena guerra, ed è quarto di cinque figli. 
Inizia a lavorare in varie aziende di Lumezzane come apprendista, ma da subito sembra che il lavoro in fabbrica gli stia stretto. Il padre Bortolo Ghidini, costretto da una malattia polmonare ad interrompere il lavoro in fabbrica, acquista un carretto da attaccare ad un cavallo ed inizia a trasportare beni di prima necessità da Brescia per la Val Trompia. In seguito, i 4 figli maschi, compreso Guglielmo, iniziarono a creare l’azienda di famiglia nell’ambito dei trasporti, affiancando i genitori. Negli anni hanno sempre cercato di sviluppare l’attività di trasporto in tutti i suoi ambiti: corriere nazionale, servizio gru ed attività legate all’autotrasporto. 
La vita di Guglielmo Ghidini è sempre caratterizzata da due fondamenta che lo accompagnano sempre: la famiglia ed il lavoro. Man mano che passano gli anni l’azienda si sviluppa ed allarga i suoi orizzonti: dalla provincia di Brescia al nord Italia, poi all’Italia intera isole comprese, e successivamente all’Europa. 
L’azienda si concentra negli anni sui servizi di corriere celere nazionale e trasporti eccezionali e sollevamenti industriali a livello europeo e del nord africa. 
Ad oggi, all’alba dei suoi 80 anni, si parla ancora di progetti, investimenti, ambizioni, fortunatamente non si parla di pensione… la vera linfa vitale di Ghidini è in ambito lavorativo, nel settore dei trasporti eccezionali e dei sollevamenti. 
La sua frase più ricorrente è: Guglielmo dice sempre: risolvendo un problema, esso diventa un’opportunità per migliorarsi.